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Da Keith Haring al Metaverso: a Milano le frontiere dell’arte

Riprendiamo un articolo del Corriere della Sera sulla mostra organizzata da DART Milano, cui ha partecipato anche Musae con il suo metaverso.

Al Museo della Permanente «Dart 2121», una radiografia aggiornata dello stato dell’arte Nft non solo italiana, e l’omaggio a uno dei protagonisti degli anni Ottanta.

Cronaca di un incontro tra opera tradizionale e arte Nft (comprando un Nft, acronimo di Non-Fungible Token, si entra in possesso di un certificato di proprietà registrato legato a una copia di un’opera digitale). Testimonial d’eccezione: l’imprendibile Banksy con il suo trittico The Flower Thrower visibile sia in originale sia attraverso l’NFt dell’originale attraverso la piattaforma .artmirable. A certificare questo passaggio di consegne venti artisti della Nft generation con le loro opere: Kevin Abosch, Andrea Bonaceto, Andrea Chiampo, Vittorio Bonapace, Federico Clapis, SIX N. Five con le sue installazioni ambientali, Luna Ikuta con la sua ricerca sui fiori ed il loro respiro.

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Vittorio Bonapace, «Hellenica / Physical Counterpart» (2022)

A fare da cornice a questo incontro il Dart / Dynamic Art Museum, progetto museale innovativo ideato da Piergiulio Lanza e realizzato con Riccardo Manfrin, che presenta fino al 24 maggio, al piano terra del Museo della Permanente di Milano, la seconda edizione della mostra Dart 2121. Nft Art of the future, di fatto una radiografia aggiornata dello stato dell’arte Nft non solo italiana (per giovedì 7 aprile dalle 18.30 alle 21 è prevista una apertura privata alla presenza degli artisti). Affiancata da una mostra omaggio a Keith Haring (Collezioni Private. Keith Haring. Edizioni Stampe Poster, terza puntata del progetto I Capolavori delle collezioni private) che vuole celebrare il suo ruolo di grande maestro degli anni Ottanta e di padre della Street Art, ma anche di anticipatore di quella ricerca di nuovi linguaggi che avrebbe dato origine agli NFt. Un viaggio diviso tra serigrafie, litografie, stampe che rappresentano solo alcuni dei media sperimentati dall’artista per raccontare temi centrali della sua poetica, quali la disinformazione sull’Aids, la pericolosità delle centrali nucleari o lo studio di soggetti erotici e pubblicitari.

Tra le opere di Haring (1958-1990) presenti al Museo della Permanente una selezione di lavori realizzati per il gallerista napoletano Lucio Amelio, che aveva invitato Haring in Italia nel 1983, e il pop up Luna Luna, a Poetic Extravaganza, realizzato nel 1986 per il parco a tema Luna Luna di Amburgo, al quale avrebbero collaborano altri artisti come Basquiat, Beuys, Hockney, Lichtenstein. In mostra infine anche i poster per il Montreaux Jazz Festival del 1983 e del 1986, e i poster pubblicitari da Haring per la Bayer Suite (1983) e per Lucky Strike (1987). La seconda edizione del Dart propone una serie di novità importanti. A cominciare dall’introduzione del Metaverso, un mondo virtuale parallelo a quello reale attraverso il quale Dart si propone di studiare e attivare l’interazione fra arte e intrattenimento virtuale. Diversi i metaversi coinvolti: The Sandbox, che è anche main sponsor della mostra, è un mondo interattivo costruito su terre virtuali dove gli utenti possono creare, giocare e monetizzare all’interno delle varie esperienze. In questo universo, basato sulla tecnologia Blockchain, ogni oggetto digitale è un Nft e può essere creato e venduto mediante una valuta proprietaria, «creando vere e proprie interazioni economiche tra i suoi utenti e rivelandosi dunque ideale anche per gli artisti digitali e gli sviluppatori di videogame ed esperienze interattive».

Nella mostra trovano spazio anche il metaverso Decentraland con il progetto speciale Vegas City Arts Village, il distretto commerciale a più alta frequentazione contenente 85 gallerie autogestite con focus sull’arte digitale; Spatial, contenitore di spazi adibiti all’esposizione e fruizione di creazioni digitali in ambito culturale creativo, caratterizzato dal fatto di avvalersi di uno scanner video evoluto in grado di riprodurre fedelmente la figura umana dell’utente; Arium, che consente ad artisti e curatori di creare esperienze espositive interattive e di connettersi in uno spazio sociale condiviso. Oltre allo stesso Dart che presenterà il proprio Dart Dynamic Metaverse, all’interno del quale saranno visibili le mostre in corso nel museo e due mostre speciali in esclusiva. La seconda novità è che al Dart verrà presentata, per la prima volta in uno spazio museale, un’ampia selezione di Collectibles, creazioni digitali realizzate principalmente tramite algoritmi di Intelligenza Artificiale. Come GreenLight, un Nft project a sfondo ecologico che unisce arti digitali e sostenibilità. O come Pieces, la prima opera d’arte che presenta l’immagine digitale di una stessa artista, Eva Generosi, divisa in 350 token.